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Il perimetro

Fenomeno non nuovo, ma dilagato in questa campagna elettorale nocese, è la proliferazione di liste "civiche", frutto del collasso dei partiti quali sedi in cui "i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" (art. 49 Costituzione). Un primo aspetto del fenomeno è la natura verticale di tali liste, nel senso che fanno capo direttamente a un leader locale (liste "personali") o regionale: in quest'ultimo caso il partito - meglio, il suo fantasma - c'è ma non si vede.

Altro aspetto, inedito a Noci, è l'irruzione del bullismo politico: un mix di avvertimenti tramite scagnozzi, richieste di nome e cognome a chi non gradisce materiale di propaganda nella sua cassetta, insistenti richieste telefoniche di visita a imprese o professionisti dichiaratisi indisponibili, veleni mediatici, "messaggi" a giornalisti, minacce di sfracelli per strada.

Finora si è trattato di bullismo (avallato da qualche rottame della cattiva politica), non meritevole dell'attenzione della DIGOS o della DIA (semmai di quella degli studiosi di disturbi comportamentali). E' dovere di tutti i cittadini sani, quale che sia il loro orientamento politico, isolare il bullismo e i suoi corifei con un cordone sanitario lungo il perimetro della civiltà democratica di cui Noci ha sempre dato prova, pur nell'asprezza della dialettica politica.  

José Mottola           

Info notizia

13 giugno 2018

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